Il tuo occhio sia vigile

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sabato 14 agosto 2010

TIRRENIA: COME LA PENSO

Una giornalista della NAZIONE, Francesca Bianchi, mi ha chiesto delle considerazioni su Tirrenia per un commento da pubblicare sullo stato del litorale Pisano, ecco quanto ho scritto.

Ti ringrazio Francesca di avermi invitato a dire la mia sullo stato del Litorale Pisano, non ho problemi. Io sono Marinese di nascita ma a 6 anni sono andato ad abitare a Tirrenia perchè la mia famiglia da sempre ha avuto attività commerciali: Bagno Olimpia (ora bagno Golf) prima della guerra e poi il Venere, la pensione Montecarlo e poi io direttamente la discoteca Frumpy, successivamente 4 negozi a Tirrenia, Giornali giocattoli tabacchi etc.. Soprattutto però ho conosciuto la proletaria Marina di Pisa con tutte le Famiglie che dipendevano dalla Fiat (anche mio padre), che nonostante tutto aveva  le sue comodità tipiche di una frazione : Il distaccamento del Comune, la Mutua Fiat, 5 distributori di benzina , qualsiasi genere di negozio, che la rendevono indipendente da tutto e tutti. Ah dimenticavo Il trenino che in mezz'ora , in tutte le stagioni ti portava a Pisa indipendentemente dal traffico.
 Poi passando a Tirrenia ho conosciuto la perla del litorale Pisano, sotto la gestione dell'Ente Autonomo Tirrenia, che era un vero e proprio comune indipendente da Pisa per la stragrande maggioranza delle risorse e delle necessità.

Pensate che tutto quello che ancora esiste, anche se decadente, è stato fatto dall'E.A.T., marciapiedi strade, piazze, urbanizzazione in genere e soprattutto l'arredo urbano che allora era veramente tenuto in primo piano. Pensate che l'E.A.T. aveva i propri stradini, giardinieri, addetti all'acquedotto con i propri pozzi artesiani lungo Camp Darby,aveva i suoi netturbini, gli elettricisti, gli idraulici, gli edili e soprattutto persone e tecnici competenti che svolgevano le funzioni di controllo e prevenzione sulle pinete, sull'abuso edilizio, sullo stato delle strade ed in genere su tutto quello che serviva per gestire al meglio il paese. Non ci dimentichiamo che allora gli Americani di Camp Darby vivevano fuori dal campo con le proprie famiglie e che sono arrivati ad essere qualche migliaia di persone, che davano lavoro e lustro durante tutto l'anno a Tirrenia. L'estate per esempio i giardinieri dell'E.A.T. cambiavano la fioritura delle aiuole ogni 15/30gg. in modo che i villeggianti non vedessero Tirrenia nello stesso modo. PENSATE INOLTRE CHE ALLORA LE AIUOLE NON ERANO solo quelle 2o 3 della piazza ma erano lungo tutto il viale del Tirreno sia nello spartitraffico che sul marciapiede lato mare cosi come lungo i marciapiedi della piazza stessa. Oltre alla fioritura che dava colore vi erano comunque siepi di pitosfero in ogni demarcazione dei tratti stradali e queste siepi erano tagliate e regolarizzate tutte le settimane. Non parliamo poi del sistema di innaffiamento che allora non era automatico ma che permetteva a due o tre persone di attaccare gli idranti lunghi ognuno una decina di metri velocemente e senza interruzzione per tutto il tratto dal bagno Perla al bagno Europa, allora bagno Anna. I vecchi Tirreniesi si ricorderanno anche di alcuni anni dove per Natale furono infissi lungo lo spartitraffico centrale alberi di abete alti 1 metro e mezzo con relativa illuminazione con una cadenza di 4/5 metri. potete pensare che spettacolo era per chi provveniva da Pisa o da Livorno.

Le strade erano perfettamente manutenute dalla squadra degli stradini e soprattutto erano tenuti puliti e liberi dagli aghi di pino tutti i pozzetti e le relative bocche di Lupo lungo i marciapiedi in modo che ricevessero regolarmente l'acqua piovana e non allagassero durante gli acquazzoni specialmente quelli estivi.

Per concludere, e potrei parlarne per ore, la numerazione civica delle abitazione era tutta tipica di Tirrenia perchè l'E.A.T. fece fare in esclusiva le formelle con il caratteristico fondo con i pini stilizzati che tutt'ora sono presenti. Pensate che i villeggianti andavano nella sede dell'E.A.T. a chiederne il possibile acquisto per portarsele e metterle alla propria abitazione. Non sono mancati anche i trafugamenti notturni staccandole dai muri delle nostre abitazioni.

Concludo con le manifestazioni che caratterizzavano con continuità l'estati di allora tutte organizzate dall'E.A.T. o con il suo patrocinio:
La Pina d'Oro concorso di auto e moda in piazza Belvedere. La mostra di Pittura Colori di Tirrenia che si teneva nell'allora locali del complesso Imperiale e poi nei giardini lato mare tra il bagno Roma e il bagno Vittoria e Alma. A questa mostra concorso partecipavano molti pittori Labronici, pisani e anche di altre città con valore nazionale. Il concorso del Giardino più bello di Tirrenia, che faceva si che le famiglie facoltose che allora abitavano in estate le loro ville, che Ahimè sono state fatte quasi tutte abbattere dal nostro Comune per lasciare posto a improponibili condomini, di fare a gara a chi rendeva più bello e colorato il proprio parco. Inoltre c'era il locale Il Caminetto che con la Bussola di Viareggio si contendeva le migliori attrazioni di allora, Mina in primis. Potrei scrivere un libro di notizie e di aneddoti ma non credo c'e ne sia bisogno perchè tanto passerei per un nostalgico idealista che ha sempre creduto nell'enormi potenzialità dell'intero Litorale Pisano.


Ciao a risentirci

1 commento:

  1. vorrei aggiungere una parola sola, Grazie per la memoria chiara dei tempi da adolescente. sarebbe una cosa bella poter avere anche le foto, racconti ed quant'altro dei cittadini Tirreniesi dell'epoca per avere un bel archivio di memorie.

    Giovanni Francesconi
    figlio della Guardia E.A.T.

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